giovedì 26 giugno 2014

Verso l'Ala Daglar

Prima di partire da Kahramanmaras decidiamo di fare un giro in città e, quasi per caso, arriviamo nel suk...dove abbiamo ancora modo di meravigliarci dell'esempio di vita arcaica che sanno offrire questi "ipermercati" ruspanti, sempre affollati e pieni di cose interessanti e che sanno offrire spaccati di vita per noi inusuali.
Ci dirigiamo poi verso Adana e lungo la strada incontriamo le vestigia di un importante castello/fortezza, posto sulla cima di una montagnola al centro della valle, dalla quale si può spaziare su tutta la piana circostante.....motivo per il quale sarà stato sicuramente scelto questo posto.
Dopo una breve visita nei dintorni del castello torniamo sulla strada di fondovalle e raggiungiamo Adana, una grossa città di più di un milione e mezzo di abitanti, totalmente immersa nella modernità, con un traffico frenetico, nel quale l'attraversamento delle strade è una specie di avventura all'Indiana Jones.
Qui ha sede una delle più grandi Moschee del mondo islamico, che scopriamo totalmente finanziata da un ricco fervente musulmano, che molto probabilmente non aveva problemi di soldi, vista l'imponenza della costruzione.
Trascorriamo la serata visitando la città vecchia, che ospita anche un bellissimo ponte di origini romane e poi "a nanna".
L'indomani mattina ci avviamo alla volta dei monti dell'Ala Daglar, attraversando un paesaggio che, piano piano, diventa sempre più montuoso, imbrigliati lungo la strada, in una biblica migrazione di mietitrebbia e mezzi agricoli che, a meno che che non fossero i residui delle manifestazioni per le "quote latte" partiti dalla Lombardia alcuni anni fa e forse diretti alla Mecca......non abbiam capito dove fossero diretti.
Nell'avvicinarci a queste maestose montagne troviamo il paesaggio interamente occupato da ricche coltivazioni di frutta: ciliegie, mele, albicocche....a non finire....sovrastate da immense bastionate rocciose.
Nel pomeriggio, giunti a destinazione, essendo a conoscenza di un'importante zona di arrampicata nei dintorni, ci facciamo spiegare dove si trova e ci facciamo un giretto....dando fondo alla nostalgia.
La maggior concentrazione di pareti, su cui sono state tracciate numerose vie di varia difficoltà e lunghezza, dai monotiri alle vie classiche di più lunghezze, si trovano all'interno di un canyon chiamato  Cimbar Vadisi, che percorriamo per alcune centinaia di metri, ammirando lo spettacolo delle imponenti pareti che si innalzano da ogni lato a chiuder l'orizzonte.
Concludiamo la serata in compagnia di Hassan, il colto e simpatico gestore della locanda in cui pernottiamo, che ci rende edotti sulla presenza, nella zona, di numerose specie di uccelli, altro motivo di richiamo per gli amanti del birdwatching.
Domani per i Musulmani inizia il Ramadan....




Botteghe artigiane all'interno del suk di Kahramanmaras





Il Castello nei pressi di Adana

La grande Moschea di Adana

Verso l'Ala Daglar







Lo spettacolare canyon di Cimbar Vadisi





Luci serali sull'Ala Daglar

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