mercoledì 18 dicembre 2013

Monte Bronzone....una lunga, faticosa, ma appagante salita.

Data della gita: 15 Dicembre 2013

Percorso circolare di 15 km: Predore m.184 - Chiesetta di San Gregorio m.352 - Punta Alta m.953 - Colle del Giogo m.810 - Colle La Rolla m.988 - Monte Bronzone m.1334 - Col d'Oregia m. 891 - Predore m.184

Salita: m.1338
Discesa: m.1357

Il Bronzone....è un po' che ci penso e che lo rimando....ma oggi sembra la giornata giusta per salire in cima a questa montagna panoramica che sovrasta il Lago d'Iseo.
L'avevo adocchiata durante l'escursione a Montisola e poi accantonata nel cassetto delle "cose da fare....."

Il viaggio fino a Predore è brevissimo.....ci evita levatacce....e arrivati a destinazione parcheggiamo nei pressi della Chiesa, da dove risaliamo le strette e ripidissime viuzze che portano nella parte alta del paese.
Superate le ultime case imbocchiamo un'erta e lunga scalinata che termina alla Chiesetta di San Gregorio..
359 gradini dicono.....io non li ho contati....ma le mie gambe confermano che dev'essere proprio così!

Abbiamo in mente di fare un giro ad anello e qui dobbiamo scegliere la direzione da seguire.
A caso decidiamo di procedere in senso antiorario, imboccando il sentiero che passa per il Pizzo Alto, senza ben sapere che cosa ci aspetta.....
Il percorso continua ad essere piuttosto ripido, poi ci lascia fiatare per un po', ma in breve la salita torna ad essere bella tosta fino in cima al Pizzo Alto, dove arriviamo con la lingua fuori......
Qui sostiamo per qualche minuto, lasciandoci incantare dal panorama .... suggestivo....nonostante la giornata un po' fosca.
Il lago è proprio sotto di noi e basterebbe un tuffo nel vuoto per raggiungerlo!
Di fronte si innalza il Monte Bronzone, sulla cui cima riusciamo a individuare la grande campana e, facendo i dovuti calcoli, prendiamo atto che ci separano da lui solo 400 metri di dislivello.
Facciamo però i conti senza l'oste perchè, guardando la lunghissima cresta che dobbiamo ancora percorrere, ci rendiamo conto che dobbiamo abbassarci di quota....e non poco!
Non abbiamo alternative e in un susseguirsi di sali-scendi.....in realtà più scendi che sali.....raggiungiamo il Colle del Giogo, 150 metri più in basso.
Durante tutto il percorso non incrociamo anima viva....

La cima del Monte Bronzone appare ancora lontana, ma quando intercettiamo il sentiero di discesa nessuno di noi fa il minino accenno a seguirlo e procediamo lungo la salita, senza fare una piega.
Raggiunto il Colle La Rolla troviamo un cartello che ci avvisa che manca ancora un'ora alla vetta.
350 metri di dislivello.....in un'ora....ci stanno!
Mentre saliamo quest'ultimo tratto incontriamo diverse persone...
Ma da dove arrivano tutti quanti?

La grande campana si vede solo all'ultimo momento, quando ormai pochi metri ci separano dalla cima, dove arriviamo ormai quasi "in riserva", come dice Pino.
Il panorama da quassù è  impagabile!
Peccato che il tempo sia un po' brumoso....

Ci fermiamo una mezz'oretta in compagnia di altri escursionisti per riprendere fiato e re-introdurre un po' di energie e poi imbocchiamo la via del ritorno, meno lunga e più dolce di quella dell'andata anche se, l'ultima discesa per i vicoli del paese, mette a dura prova le nostre ginocchia.....

Il rumore di una motosega e di alcuni cani che abbaiano ci rimettono in contatto con il mondo cosidetto "civile"....con il quale, lo sappiamo, dovremo fare i conti per tutto il resto della settimana....

Con me hanno camminato: Marica e Pino




Predore e il suo centro storico

Sempre più in alto...

In lontananza....le torbiere

Il lago d'Iseo e Montisola da Punta Alta

Il Monte Guglielmo

Colle del Giogo

Quasi quasi ci siamo...

Eccoci arrivati!





lunedì 9 dicembre 2013

Un bell'anello...in quel di Cannero!

Data della gita: 7 dicembre 2013

Percorso ad anello di km 12,384: Cannero - Carmine Superiore - Viggiona - Cheglio - Cannero


Salita: m.758

Discesa: m.756

Un volo sopra il blu.....sospesi nell'aria.....in un viaggio tra acqua e cielo....su sentieri antichi e fruscianti....questo è il regalo che Eugenio e Giancarla ci riservano quest'oggi!

E' stata un'impresa trovare la giornata giusta, il tempo non è stato dalla nostra parte, ma noi....un rinvio dopo l'altro, abbiamo tenuto duro.....e alla fine la nostra pazienza è stata premiata.
Oggi le previsioni sembrano ottime....meglio di così non si può pretendere e...armati di entusiasmo, unito a un pizzico di eccitazione, partiamo in sette alla volta di Verbania.
Sette....un numero fortunato....almeno secondo gli antichi
Arrivati a destinazione facciamo la conoscenza di Eugenio e Giancarla, due amici conosciuti grazie ad http://www.hikr.org/comm/italiano/ che ci accolgono con un calore non comune.

Ora siamo in nove.....il numero perfetto per eccellenza.

Stabiliamo da subito e con facilità una bella intesa con loro, che si prodigano in mille modi per farci sentire a nostro agio.
Dopo i saluti e le presentazioni di rito ci dirigiamo verso Cannero, dove iniziamo la nostra escursione, che si sviluppa sulle alture che sovrastano la sponda occidentale del Lago Maggiore.
Eugenio ci guida lungo sentieri che ha percorso un'infinità di volte, mettendo a nostra disposizione la profonda conoscenza che ha di questi luoghi.
Ci racconta un sacco di cose....con molta modestia e tanto coinvolgimento.
E Giancarla, che si muove con sicurezza lungo questi sentieri....è una presenza pacata e rassicurante.

Durante il percorso, già ben descritto da chi ci ha preceduti, attraversiamo villaggi pittoreschi, immersi in un pregevole contesto ambientale, che ci offrono continuamente l'occasione per fare delle soste: una volta è una vecchia Chiesa ad attirare la nostra attenzione, oppure un albero sconosciuto, o ancora una casa particolare, un torchio, un punto panoramico.....
Bellissima è la Chiesetta trecentesca di San Gottardo, nell'antico borgo di Carmine Superiore, che sorge su uno sperone roccioso ed è in ottimo stato di conservazione.
Vale sicuramente una nostra fermata, anche per la vista che offre sul lago e sui monti lombardi.

Dopo circa tre ore di cammino arriviamo a Cheglio, punto più alto della nostra camminata, dove ci fermiamo per la sosta pranzo in uno dei numerosi viewpoint che si affacciano sul lago e qui....Eugenio e Giancarla ci stupiscono tirando fuori dai loro zaini di tutto e di più.....una bottiglia di buon vino, dei deliziosi dolcetti e "last but not least" persino un fornellino per fare il caffè....
Non siamo abituati a trattarci così bene!

Ma un altro pezzo forte di tutta l'escursione lo troviamo nel tratto finale del nostro percorso, dove possiamo ammirare i presepi, che i locali allestiscono abitualmente in questo periodo dell'anno, dando libero sfogo alla loro creatività....
Il presepe più grande e articolato si trova nei pressi di una villa circondata da un grande giardino e qui, la padrona di casa ci invita ad ammirare il suo "agrumeto", le cui piante sono ricche di frutti a dir poco spettacolari.
E non è tutto.....
A un certo punto ci fa accomodare in giardino e ci offre un assaggio dei liquori di sua produzione aromatizzati al limone, al mandarino e ad un altro frutto di cui non ricordo il nome.....
Persino io, che non sono abituata a bere alcolici assaporo, non senza apprezzamenti, questi elisir!
Siamo deliziati, oltre che meravigliati, dall'ospitalità di questa gente....

Davanti a me si staglia l'ardita sagoma del Morissolo, una bella montagna, che attira la mia attenzione.
Magari la prossima primavera.....

Dopo aver salutato i nostri "hosts"....raggiungiamo in breve Cannero e poi Verbania dove, a casa di Eugenio e Giancarla, rendiamo omaggio alla torta di Esilde, altra "chicca" della giornata!
Infine....dopo un saluto caloroso a chi ci ha ospitato, prendiamo la via del ritorno.

E' stata proprio una bella giornata, che due persone "speciali", hanno saputo rendere unica e indimenticabile.
Un grazie sincero da tutti noi ad Eugenio e Giancarla che spero andremo ancora a trovare.....

Con me hanno camminato: Esilde, Eugenio, Franca, Franco, Giancarla, Marica, Mauro C. e Pino

























































































domenica 8 dicembre 2013

Una montagna su un'isola ovvero.....Montisola!

Data della gita: 1 dicembre 2013

Percorso circolare di 13,13 km: Peschiera Maraglio - Menzino - Cure - Santuario della Ceriola - Masse - Carzano - Peschiera Maraglio

Salita: m.489
Discesa: m.494

Desiderio di montagne ancora verdi.....di acqua blu e di cielo azzurro.....
Perchè non assecondarlo?
Il mare è lontano....ma c'è pur sempre il lago....un ottimo surrogato!
Il freddo incalza in questi giorni.....ha nevicato anche in pianura.....una spruzzatina di bianco.....e noi vogliamo rimandare l'incontro con l'inverno ancora per qualche tempo.
Il timore di strade gelate, di neve da pestare e magari da tracciare....le basse temperature....ci portano a Montisola, sul Lago d'Iseo, la più grande isola lacustre d'Italia e la più alta di tutta Europa.

Ci ritroviamo prestissimo a Sulzano, sulle sponde del lago, dove prendiamo il battello che in 5 minuti ci porta a Peschiera Maraglio, uno dei punti principali di attracco dei traghetti.
Fa freddo, in giro non c'è proprio nessuno e il sole non si vede ancora quando imbocchiamo la strada che, costeggiando il lago, ci porta prima verso il centro abitato di Sensole e poi verso Menzino, dove comincia la salita che conduce al Santuario della Ceriola, punto più alto dell'isola.
Ce la prendiamo con comodo, quest'oggi abbiamo deciso di "coccolarci" un po'.....sappiamo che il percorso è lungo, ma poco impegnativo e noi abbiamo tutta la giornata davanti......
Arrivati sulla cima sostiamo per un po' sul terrazzo del Santuario, un suggestivo punto panoramico, da dove si ha una visione completa e spettacolare di tutto ciò che sta intorno, soprattutto in una giornata serena e luminosa come questa!
Qui ci raggiungono due ciclisti a cui chiediamo di aiutarci a riconoscere la Corna Trentapassi, dove siamo saliti qualche anno fa.
Ci indicano una montagna, sembrano sicuri di ciò che dicono, ma io sono molto dubbiosa.....non mi sembra lei!

Torniamo sui nostri passi e. percorrendo tratti di sterrata che si alternano a tratti di asfalto....senza incrociare automobili....solo qualche motocicletta.... attraversiamo borghi silenziosi e pittoreschi, che hanno un che di antico e di rurale.
Camminiamo immersi in un silenzio....interrotto solo dai colpi di fucile dei cacciatori, che qui sembrano essere numerosi e, arrivati nei pressi di Cure, seguiamo l'indicazione per Masse e poi, un po' a naso, ci abbassiamo fino alla strada che costeggia il lago e raggiungiamo Carzano, dove ci fermiamo sul piazzale della Chiesa per la sosta pranzo.
Lungo il percorso incontriamo un abitante del luogo a cui poniamo la stessa domanda che abbiamo fatto ai due ciclisti.
Abita lì da quarant'anni, ma non sa rispondere.....
I nostri dubbi rimangono.....come pure la nostra curiosità......

A questo punto ci rimangono solo una quarantina di minuti per raggiungere il punto da cui siamo partiti e, arrivati a destinazione, ci fermiamo per una breve visita e per goderci un po' di calore....dopo tutto il freddo che abbiamo immagazzinato!

Seduta su una panchina....osservo le montagne intorno a me, che immaginavo più innevate, e prendo nota.....può darsi che alcune di esse diventeranno "oggetto" delle nostre prossime escursioni.....

Con me hanno camminato: Esilde, Marica e Pino