venerdì 10 agosto 2012

ISLANDA: 8 Agosto

Eccoci arrivati alla fine del nostro viaggio ......
L'ultimo giorno lo trascorriamo a Reykjavik, in attesa dell' ora di partenza.
Contrariamente a quanto si dice ..... a noi la capitale d'Islanda non è dispiaciuta.
Pur non essendo uno splendore, ha un bel centro storico, un saliscendi di strette viuzze, una chiesa molto particolare....
Dopo aver riconsegnato l'auto passeggiamo per la città, ma poi inizia a piovere e non smette più.
Decidiamo così di andare all'aeroporto, anche se mancano parecchie ore al nostro volo, ma almeno saremo al coperto.
E' stata una bella vacanza e il bilancio è positivo.
L'Islanda è un concentrato di bellezze, una miscela di montagne, lagune, fiordi, cascate, ghiacciai, vulcani ......
Qui tutto è forgiato dagli eventi naturali, in un giusto equilibrio tra i quattro elementi: terra, aria, acqua e fuoco.
Il risultato è straordinario!















martedì 7 agosto 2012

ISLANDA: 7 Agosto

Il nostro viaggio sta ormai per finire..... e noi iniziamo il nostro avvicinamento a Reykjavik.
Dobbiamo percorrere solo una cinquantina di km, così decidiamo di andare a vedere la Riserva  naturale di Floi, una zona paludosa nei pressi di un estuario, dove nidificano un sacco di uccelli palustri e palmipedi vari.
Arrivati sul posto...... nessuna indicazione! 
Imbocchiamo una sterrata che si perde tra i pascoli .....poi facciamo un secondo tentativo imboccando un'altra sterrata, ma niente!
Alla fine troviamo la strada giusta e giungiamo ad un osservatorio, dove inizia un sentiero ad anello che percorriamo a piedi.
A un certo punto vediamo qualcosa di strano ...... una pecora "spiaggiata", immobile, adagiata sulla schiena in una cavità sabbiosa, sembra morta.
Ma quando ci avvicianiamo, prima muove gli occhi e poi comincia ad agitare la testa e le gambe nel tentativo di rigirarsi, terrorizzata. 
Non capiamo che cosa stia succedendo ....
Probabilmente è caduta ed è rimasta schiacciata al suolo dal peso dell'evidente gravidanza gemellare che porta in grembo.
Mauro, dopo mille perplessità, decide di aiutarla, le si avvicina e prendendola per il vello l'aiuta a rovesciarsi. 
Al che lei parte come un missile in fuga.
Senza il nostro intervento sarebbe probabilmente morta.
Nel pomeriggio raggiungiamo la capitale, che Mauro continua a chiamare Helsinki e, mappa alla mano, raggiungiamo con facilità la nostra guesthouse.
Un breve giro in centro ci permette di farci una prima idea del posto, che non sembra poi così brutto come molti lo descrivono.
Domani avremo tutta la giornata per scoprirlo! 












lunedì 6 agosto 2012

ISLANDA: 6 Agosto

Avremmo voluto andare anche oggi nel Landmannalaugar ma, avendo cambiato sistemazione, per evitare di percorrere un sacco di km al ritorno, decidiamo di modificare il nostro itinerario.
Ci dirigiamo quindi verso Selfoss, dove abbiamo prenotato per la notte e, lungo la strada, sfoglio la Lonely Planet per vedere che cosa si può fare.
Alla fine decidiamo di andare a vedere la zona termale di Hveragerdi.
Dopo aver parcheggiato l'auto, pendiamo il sentiero lungo 3 Km che ci porta fino ad un fiumiciattolo dove l'acqua scorre fumante a una temperatura di 38°
Mentre saliamo, fiancheggiamo pozze ribollenti e soffioni vari, accompagnati perennemente dall'odore di zolfo e dal brontolio inquietante della terra sotto di noi.
Non siamo soli, ormai tutti leggono la Lonely ......
Il posto però è affascinante e riusciamo a stare in ammollo per un bel po', nonostante la temperatura dell'acqua, un po' troppo calda.
E' una sensazione piacevolssima!
Arriviamo all'ostello di Selfoss che sono ormai le 5:00.
Il posto è molto bello: camere pulite, cucina grande e superattrezzata, vasca termale in giardino....
Che cosa si può volere di più?






















ISLANDA: 5 Agosto

Credevo ormai di aver visto tutto ..... e invece c'era ancora qualcosa da scoprire!

Partiamo dopo aver fatto il pieno con la colazione  preparata da Jon, alias Nonni, il simpatico gestore della guesthouse in cui trascorriamo la notte e, su suo consiglio, seguiamo la F225, la sterrata più sconnessa che abbiamo mai percorso, ovviamente con tanto di guadi.
Superimpolverati arriviamo a Landmannalaugar, un posto strepitoso, dove la natura non ha risparmiato nei colori, per dipingere questi monti plasmati principalmente dalle eruzioni vulcaniche.
Decidiamo di salire il xxxxukur, oppure xxxxxlaugar, scegliete voi,  la cui vetta raggiungiamo dopo circa un'ora. 
Dall'alto la vista è ineguagliabile!
Al ritorno percorriamo un'altra dura pista che, in una quarantina di km, ci porta alla deludente e squallida guesthouse (sleeping bag accomodation) che abbiamo prenotato per due notti al modico prezzo di 79 € a notte ....
Non ce la possiamo fare a restare qua così a lungo...... 
Non ci sono neppure i cuscini!
Arrabbiati, torniamo alla reception, facciamo le nostre rimostranze e ci facciamo restituire i soldi della seconda notte, che abbiamo deciso di trascorrere da un'altra parte.
Naturalmente ci facciamo dare anche i cuscini!
Per fortuna assieme a noi c'è una coppia di Italiani con i quali trascorriamo la serata e tutto il nostro malumore svanisce!


























Foto di vetta

 
Panorama dalla vetta con la cresta appena percorsa

 
"Pozza brutta" è il nome di questo lago!




sabato 4 agosto 2012

ISLANDA: 4 Agosto

Oggi fuoristrada estremo, ma ...... ci siamo accorti che il nostro Jimny non è abbastanza estremo!
Imbocchiamo la F261 (F sta per strade percorribili solo da 4X4), con l'intenzione di raggiungere Thosmork, una località descritta come spettacolare.
Sappiamo che uno dei guadi è molto difficile da attraversare.
Incontriamo decine di fiumi e fiumiciattoli da guadare, anche abbastanza profondi e larghi, ma mai impetuosi, sperando sempre che uno di essi sia il famoso "difficile" di cui sopra, ma quando finalmente arriviamo al "difficile" vero ci accorgiamo che se non vogliamo "navigare" è meglio per noi tornare indietro.
Peccato, eravamo quasi arrivati!
Il paesaggio che ci circonda vale comunque il viaggio.
Siamo incuneati in una valle proprio sotto l'Eyafjallajokull, che precipita, con due imponenti e ripide seraccate fino a valle, a cui consigliano di non avvicinarsi a causa dei possibili crolli e dei gas venefici.
Che posto selvaggio!
Torniamo verso la Ringroad e raggiungiamo ad Hella la guesthouse che ci ospiterà comodamente questa notte e dopo l'ostello tipo "IV raggio" di ieri ci voleva proprio!


Le persone danno l'idea di quanto sia alta la cascata...



Fine della corsa!



Pullman di linea ....




venerdì 3 agosto 2012

ISLANDA: 3 Agosto

Che bello ...... oggi sole e caldo!
La nostra prima tappa è il canyon di Fjardrargljufur, nei pressi di Kirkjubaejarklaustur.
Impossibile pronunciare questi nomi senza che ci si annodi la lingua, come cita la Lonely Planet .....
Seguiamo per un breve tratto un sentiero che segue il versante meridionale del canyon, ammirandone il fondo dall'alto.
Poi ci dirigiamo verso Vik I Mirdal, un villaggio grazioso e accogliente di sole 300 anime, a ridosso di un'interminabile spiaggia nera alla cui estremità emerge, al largo, un gruppo imponente di faraglioni.
Decidiamo di salire il Reynisfjall, un promontorio alto 340 metri, da cui si gode di una splendida vista sulla costa.
Firmiamo il libro di vetta e camminiamo sul bordo della scogliera.
Nel tardo pomeriggio arriviamo all'ostello di Skogar (nome troppo facile!).
Struttura deludente, ma posto ai piedi di una delle più belle cascate d'Islanda.
A proposito ...... siamo proprio sotto l'Eyafjiallajokull, il vulcano che ha combinato quel pasticcio nel traffico aereo mondiale un paio d'anni fa.
Però abbiamo toccato ferro..... e siamo a posto!
Che paese stupefacente!


Il canyon di Fjardrargljufur

I faraglioni di Vik




















E' lui .... il famigerato Eyafjialla ecc. ecc.

ISLANDA: 2 Agosto

Oggi è una giornata "glaciale", non tanto dal punto di vista climatico, anche se il freddo è sempre in agguato, quanto dal punto di vista paesagistico.
Dopo essere partiti da Vagnastadir, giungiamo a Jokusarlon, alla cui base fa la sua imponente comparsa un lago pieno di iceberg, che vengono trasportati fino al mare, che è a poche centinaia di metri, dalla corrente del suo emissario.
Le maree depositano alcuni di essi sulla nerissima spiaggia come fossero preziose sculture di cristallo, creando fantasmagorici contrasti.
Gli iceberg hanno strutture, dimensionui e colorazioni diverse e viene spontaneo riconoscere nelle loro forme animali ed oggetti noti.
Dopodichè è tutto un susseguirsi di lingue glaciali che, percorrendo alcune strade che si diramano dalla Ringroad riusciamo ad ammirare da molto vicino.
Purtroppo le nuvole non scoprono mai completamente le cime delle montagne, che qui raggiungono le altezze maggiori.
Proprio in questa zona, nel 1996, è avvenuta un'eruzione che ha provocato un'incontrollata e devastante inondazione, i cui segni si vedono ancora.
Anche quest'oggi Km e Km di strada senza incontrare centri abitati, negozi e strutture ricettive varie.
L'ostello in cui pernottiamo è isolato, ma ben oranizzato, e può ospitare fino a 70 persone.
Non c'è ressa all'ora di cena, grazie alla presenza di ben tre cucine.
Italiani ....... niente!









giovedì 2 agosto 2012

ISLANDA: 1 Agosto

Da oggi inizia la marcia d'avvicinamento al mitico Vatnajokull.....
Per un centinaio di km la costa ci riserva panorami stupefacenti: ripide scogliere si alternano a nere distese di sabbia fino ad avvistare dall'alto la meravigliosa laguna di Lon, racchiusa da due lingue di sabbia lunghe una quarantina di km, dove una numerosissima colonia di cigni fa la sua comparsa punteggiando la superficie dell'acqua di candide macchioline.
Non credevo potessero esserci tanti cigni in un posto solo!
A un certo punto si cominciano ad avvistare le prime delle molteplici lingue del ghiacciaio Vatnajokull, il più grande d'Europa, che contorneremo per due o tre giorni.
Riusciamo ad arrivare vicino a una delle lingue glaciali e con una breve camminata scopriamo il grande lago alla sua base, su cui galleggiano grandi iceberg.
L'ostello di Vagnastadir, dove arriviamo in serata, è pieno di gente e dobbiamo "sgomitare" per guadagnarci il pasto, anzi ..... il fornello!
Concludiamo la giornata con una passeggiata verso la lontana spiaggia e, non ascoltando i consigli del giovane ostelliere, ci andiamo a infangare in un acquitrino "da stivali".
Non sembra neanche sera: sono le 10:00 e c'è ancora luce. 
In pratica non diventa mai buio .....





La grande laguna di Lon


Lago glaciale ai piedi del Vatnajokull

Il porto di Hofn
Pernice artica