martedì 30 novembre 2010

MONTE CAMPIONCINO

Non è la prima volta che grazie alle previsioni, diventate ormai sempre più affidabili, riusciamo a "beccare" la giornata giusta per andare in montagna.
Scegliamo l'unica finestra di bel tempo che si apre in un susseguirsi di giornate perturbate.

Decidere la meta questa volta non è facile dopo le nevicate succedutesi anche a bassa quota: ci vuole un posto battuto e sicuro.
Mauro propone il Passo Campelli, partendo da Fondi, frazione di Schilpario, ma io sono poco convinta, nonostante questa zona mi piaccia molto e la ritenga più che adatta ad un'escursione con le ciaspole.
Il problema è il dislivello!
600 metri di dislivello mi sembrano pochi per chi vuole allenarsi per una salita impegnativa che io, Mauro e Graziella abbiamo in progetto di compiere per fine Dicembre.

Ma alla fine è proprio lì che andiamo!






Lasciamo l'auto nel parcheggio di Fondi che sono circa le 9:00 e il termometro segna -8.
La neve, tutto sommato, non è male e Mauro calza gli sci, noi invece aspettiamo a mettere le ciaspole perchè il fondo tiene bene.





Lungo un tracciato che non è mai troppo ripido, in breve tempo raggiungiamo la Malga Cimalbosco, dove si trova il Rifugio Bagozza e subito dopo usciamo dal bosco in uno scenario che sempre mi lascia a bocca aperta: da una parte i pendii innevati del Gardena e del Campioncino, solcati da diversi sciatori, e dall'altra la mole rocciosa del Cimon della Bagozza con il ripido canale nevoso ancora intonso.



 









Procediamo decisi verso la Malga Campelli dove, riscaldati da un tiepido sole, ci fermiamo a calzare le ciaspole, e poi via di nuovo verso il Passo, ma improvvisamente la traccia di alcuni escursionisti che ci precedono ci appare così invitante, che decidiamo di seguirla per arrrivare fino in vetta al Campioncino.




 










A questo punto la salita si fa più ripida, ma i numerosi zig-zag contribuiscono ad attenuarne la pendenza e, arrivati in vetta, riusciamo giusto a toccare la  croce per poi ridiscendere a valle, dove il freddo forse sarà un pochino meno pungente.

Intanto il previsto maltempo sembra in arrivo e nuvole minacciose incombono sulle cime delle montagne.
Dopo una breve sosta al Rifugio per il pranzo, riprendiamo la strada del ritorno, mentre alcuni fiocchi di neve cominciano a volteggiare nell'aria gelida, rendendo il paesaggio ancora più "nordico".

Naturalmente Mauro con i suoi sci scivola via veloce e leggero sui pendii nevosi, dandoci almeno un quarto d'ora di distacco, ma tutti arriviamo appagati alle auto per essere riusciti a "riempire degnamente" questa giornata che avrebbe anche potuto essere persa.

domenica 7 novembre 2010

WEEK END A PRAGA

Questa volta siamo in 7, tutte donne, e la nostra meta è Praga, una città che ho già visitato, frettolosamente, una ventina di anni fa, ma che desidero riscoprire con più calma e in modo più approfondito.

Partiamo prestissimo sabato 23 ottobre e alle 8:30 del mattino siamo già a Praga, dove ci attende un taxi che ci porterà in albergo per depositare i bagagli.
Decidiamo di trascorrere la giornata visitando Mala Strana, il "quartiere piccolo"  e a piedi, attraverso un dedalo di vicoli e vicoletti dove il tempo sembra essersi fermato, ci rechiamo verso il Ponte Carlo, affollato di turisti, che  attraversiamo per imboccare la strada che porta fino al Castello.


 




Giungiamo fino alla Piazza barocca di Malostranské namesti su cui si affaccia la Chiesa di San Nicola e qui imbocchiamo Via Nerudová, fiancheggiata da edifici settecenteschi rimasti ancora intatti, su cui si trovano alcuni stemmi, che una volta rappresentavano la professione del proprietario.

Chiesa di San Nicola

via Nerudovna











Ai tre violini, casa di famosi liutai


 


 


Il Castello è una sorta di cittadella tra le cui mura sorgono diversi edifici di grande interesse.


Varchiamo l'ingresso principale ed entriamo nel primo cortile dove acquistiamo i biglietti per la visita con la relativa "costosa" audioguida, poi torniamo di nuovo verso l'entrata dove assistiamo al cambio della guardia che a quest'ora è accompagnato dalla musica di alcuni "ottoni".


Il primo edificio che visitiamo è la Cattedrale gotica di San Vito, che si trova nel terzo cortile ed è la più grande e maestosa chiesa di Praga.






Dopo la Cattedrale ci aspetta la visita del Palazzo Reale con l'immensa Sala Vladislo, che risale al '400 e dove si svolgevano addirittura dei giochi a cavallo.




Alla fine entriamo nella Basilica di san Giorgio, una delle più vecchie costruzioni di Praga, il cui aspetto e stile sono molte volte cambiati nel corso dei secoli.
















 

La visita di questo grande complesso di edifici ci porta via quasi tutta la giornata ed è già pomeriggio inoltrato quando raggiungiamo l'uscita e ci ritroviamo sulle mura ad ammirare la città dall'alto.



Siamo ormai stanche, è dalle quattro che siamo sveglie ed è parecchio tempo che sgambettiamo.....
Ma c'è chi ha ancora abbastanza energia per visitare la National Gallery e chi invece come me, ha bisogno di sedersi a sorseggiare qualcosa di caldo!
Ci ritroviamo tutte insieme dopo un'oretta o poco più e lasciamo il Castello per ritornare verso il Ponte Carlo e percorrere a piedi l'isoletta fluviale di Kampa, il luogo perfetto per fare una passeggiata tranquilla prima di cena. Raggiungiamo il Ponte Legii, che percorriamo per ritornare a Stare Mesto e dal lungo-fiume che delimita la  Moldava possiamo godere della splendida vista notturna del Castello.




Torniamo quindi verso il nostro albergo e lungo la strada ci fermiamo per cena in un ristorante sicuramente economico, ma di qualità piuttosto scadente.

Il mattino successivo, già di buon'ora ci rechiamo verso Piazza Venceslao, che si trova nella zona della Città Nuova, e percorriamo la via Na Prikope, una zona pedonale ricca di negozi, ancora chiusi, che porta fino a Namesti Republiki, nelle cui vicinanze sorgono la Torre delle Polveri e la Casa Municipale, uno dei più significativi edifici in art noveau di Praga. 






 










Imbocchiamo via Celetna e raggiungiamo la splendida Piazza della Città Vecchia, su cui si affacciano alcuni edifici storici dietro i quali svetta la Chiesa di Santa Maria di Tyn, bellissimo esempio di architettura gotica, le cui guglie dominano l'intera Piazza e sembrano essere uscite da una fiaba di Disney.

 












Poco prima delle 10:00 siamo di fronte alla Torre dell'Orologio astronomico e assistiamo allo spettacolo animato che accompagna lo scoccare di ogni ora: la Morte, rappresentata da uno scheletro, suona una campana e capovolge una clesssidra e le statue attorno ad essa scuotono il capo rifiutando il suo invito. A questo punto si aprono da due piccole finestrelle in alto si susseguono le statue dei dodici apostoli e al termine della processione un gallo canta ed un trombettista in carne ed ossa chude la rappresentazione.




 















 

Dopo un accurato giro della Piazza raggiungiamo il quartiere ebraico e ci mettiamo in fila per entrare nel famoso "cimitero" che, guida alla mano, visitiamo lungo un percorso obbligato.




 All'uscita del cimitero visitiamo la Sala delle Cerimonie e il Museo e prese ormai dai morsi della fame cerchiamo un ristorante, anzi una pizzeria, dove consuumare un "boccone" e rilassarci un attimo. La nostra scelta cade su un locale italiano dove gustiamo un'ottima pizza e  poi torniamo di nuovo nel quartiere ebraico dove entriamo nella Sinagoga Vecchia-Nuova, la più antica Sinagoga europea ma che è ancora oggi il principale luogo di culto della comunità di Praga.
Ultima meta della giornata è il Monastero di Sant'Agnese, il più antico edificio gotico in tutta la Repubblica Ceca, fondato nel 1200 da Sant Agnese di Boemia, sorella del re Venceslao I, che ne fu la prima Superiora.


 

Dopo aver cenato trascorriamo la serata girovagando per le piazze e le strade della Città Vecchia, immergendoci nella folla di turisti e assaporando l'atmosfera "magica" e suggestiva di questa città.