martedì 19 novembre 2013

Anello di Camaggiore



Percorso ad anello di 12,2 km: Dervio m.219 - Pianezzo m.342 - Monte Basso m.584 - Canciago m.662 - Cascine Pratolungo m.866 - Alpe Dervio m.1010 - Casera di Pratolungo m.1016 - Stalle di Camaggiore m.1200 - Camaggiore m.1071 - Noceno m.842

Salita. m.1148
Discesa: m.1147







In settimana ha nevicato....ma noi non siamo ancora pronti.....a calpestare neve intendo.....
Cerchiamo così un'escursione a bassa quota....e ad Esilde viene l'idea di percorrere l'anello di Camaggiore, una lunga camminata che si sviluppa sui monti che si affacciano sulle sponde orientali del Lago di Como

Purtroppo....durante il tragitto che ci porterà fino al punto di partenza della nostra gita, ci rendiamo conto che ci aspetta una giornata bigia, nonostante le previsioni promettessero sole....

Non appena arriviamo a Dervio, parcheggiamo l'auto nei pressi della Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta, da dove parte il viottolo che, in breve, porta alla località Pianezzo, un gruppo di vecchie baite ristrutturate, circondate da prati ben tenuti.....probabilmente un luogo piuttosto animato durante la bella stagione.
A questo punto il sentiero risale un ripido pendio, che superiamo grazie a una serie di serpentine, e attraversa altri nuclei di case che che ci riportano indietro nel tempo, facendoci immergere nella storia e nella cultura locale.

Oltrepassate le Cascine di Pratolungo gli alberi di castagni vengono sostituiti da rare betulle e più ci alziamo di quota....più i panorami diventano impagabili: in basso il lago che si biforca nei suoi due rami....e in alto il Legnoncino, il Monte Croce di Muggio e.....imponente....il Legnone, che vediamo solo per poco.....nell'unico momento in cui le nuvole aprono timidamente il sipario di uno spettacolo che quest'oggi non è in programma.
Arrivati alle Stalle di Camaggiore, punto più alto della nostra camminata, ci fermiamo affascinati ad ammirare il paesaggio sotto di noi, spettatori privilegiati, affacciati su uno splendido e aereo balcone da cui fatichiamo a staccarci.
Manca solo un po' di sole......

Giunti nel piccolo borgo di Camaggiore perdiamo un po' l'orientamento e chiediamo ad un abitante del posto indicazioni sul sentiero che porta a Noceno, un paesino che dobbiamo attraversare se vogliamo percorrere per intero il nostro anello.
"Ma dove dovete andare?" ci chiede...
"Dobbiamo tornare a Dervio"
"A Dervio??? Ma c'è tanto da camminare....è meglio che torniate indietro e prendiate la deviazione per....."
"Ma noi vogliamo camminare!"
A questo punto il signore si convince delle nostre intenzioni e ci dà le indicazioni richieste, consigliandoci però di fare attenzione, perchè il sentiero è ostruito, in alcuni punti, da alberi caduti.
In effetti.....il sentiero, poco battuto, ci costringe a diversi aggiramenti per superare alberi che hanno l'aria di essere lì ormai da parecchio tempo e che nessuno sembra interessato a rimuovere.

Giunti a Noceno ci fermiamo a mangiar qualcosa proprio sul piazzale della Chiesa e poi continuiamo su un umido sentiero che sale e scende in continuazione e che, in una quarantina di minuti, ci fa ricongiungere al percorso di salita.
Ormai manca solo un'oretta per raggiungere Dervio e scendiamo tutto d'un fiato, facendo attenzione ai sassi scivolosi nascosti sotto uno spesso strato di foglie.

Anche questa volta mi rendo conto che non sempre è necessario "volare in alto" per scoprire posti che, pur nella loro semplicità, sanno essere affascinanti e sanno regalarci autentiche emozioni.

Con me hanno camminato: Esilde, Giusi e Pino

















































































martedì 12 novembre 2013

Oltre l'Alpe Deleguaccio.....neve, freddo e nuvole!

Percorso di 9,3 km A/R








Salita: m.1010
Discesa: m.1003


In settimana tengo d'occhio le previsioni per capire quale sarà, tra sabato e domenica, la giornata giusta per andare in montagna....
Alla fine si decide per domenica: il tempo non sarà bellissimo, ma almeno accettabile.
Sabato sera do un ultimo sguardo alla meteo e...ahimè....la situazione sembra addirittura peggiorata!
Ormai è troppo tardi per disdire tutto e poi....penso tra me e me....non sarà qualche goccia d'acqua a fermarci! 
Basta mettere nello zaino il kit anti-pioggia.....e il gioco è fatto!

L'idea è quella di andare ai Laghi di Deleguaccio.

Domenica mattina, lungo la strada, ci fermiamo come sempre per la sosta caffè, ma quando usciamo dal bar.....accidenti, inizia a piovere.
Così presto....????   Devo dire che proprio non me l'aspettavo!
Ho già in mente un piano B, che non è una fuga dalla pioggia, ma una salita, sempre nella stessa zona, su una sterrata in grado di drenare l'acqua piuttosto che su un sentiero che potrebbe infradiciarsi e diventare fangoso e viscido.
Vedremo....

In realtà la pioggia dura poco e dopo aver parcheggiato l'auto a Premana, imbocchiamo il sentiero, proprio di fronte alla Camp, che porta ai Laghi del Deleguaccio.
Tempo 10 minuti.....e inizia il primo scroscio.
Poco male, tiriamo fuori dallo zaino le nostre provvidenziali mantelle che, una volta indossate, ci danno un aspetto ridicolo e anche un po' inquietante....e partiamo, sotto l'acqua, ponendoci come obiettivo minimo almeno l'Alpe Deleguaccio.
Il sentiero non è particolarmente scivoloso, almeno in salita, e neppure troppo faticoso e, quasi senza accorgecene usciamo dal bosco nei pressi di una Cappelletta, dove la pioggia inizia a trasformarsi in neve.
Da qui il percorso diventa più ripido e ci porta all'Alpe Deleguaccio, dove ci accoglie un buon profumo di legna bruciata....segno che qualcuno ha acceso la stufa o il camino.
Dopo un breve consulto....decidiamo di procedere.
Ci piacerebbe arrivare fino al lago, almeno quello inferiore, ma ben presto la neve aumenta di intensità e di volume e stende un velo sempre più consistente sui gradoni rocciosi che ricoprono il sentiero, rendendoli scivolosi.
Camminiamo per una buona mezz'ora senza mai fermarci, ma a un certo punto desistiamo.....una fitta coltre di nubi ci impedisce di vedere al di là del nostro naso.
Va bene tutto.....ma non siamo di quelli che "a tutti i costi"....e per di più siamo bagnati fino alle orecchie....
E poi....laggiù all'Alpe....c'è un locale caldo....invitante...

Infatti ci invitano ad entrare....
Franca e Franco accettano di fermarsi, giusto il tempo per togliersi di dosso il "bagnato", ma io, Esilde e Pino decidiamo di scendere fino alla Cappelletta dove gli altri ci raggiungono dopo pochi minuti.

Quando decidiamo di ripartire smette finalmente di nevicare e un raggio di sole si fa strada, tra nuvole grigie che si rincorrono veloci, riaccendendo i colori.
Restiamo letteralmente "estasiati" dallo spettacolo che anche questa giornata riesce a regalarci....nonostante tutto....e, una chiacchiera dopo l'altra, ci incamminiamo senza fretta, lungo la strada del ritorno, con il proposito di tornare ancora una volta in questo bellissimo posto, per apprezzarlo sotto un'altra luce, in condizioni meteorologiche meno avverse.....


Con me hanno camminato: Esilde, Franca, Franco e Pino.