martedì 3 maggio 2016

Vai con il rosso.....Utah.





La meraviglia di questo paese è che si possono soddisfare i propri desideri di bellezza anche girando in auto.
Il solo viaggio di andata verso Moab da Farmington, ci ha riservato talmente tante esaltanti sorprese da giustificare i km percorsi.
Si susseguono uno dopo l'altro questi paesaggi immensi che continuiamo a descrivere, che mai nessuna foto nè racconto potranno spiegare e che non hanno termini di paragone con nulla mai visto da altre parti.
Anche la grandezza e la profondità dei cieli qui è incomparabile.
L'ingresso nello Utah ci fa entrare nel regno delle rocce colorate.
Ovunque appoggiamo lo sguardo ci sono enormi falesie, giganteschi pilastri dalle forme più inconsuete ed enormi cavità che anticipano gli Archi che verranno.
A volte grandi finestre si aprono in questi giganteschi muri di arenaria che vanno dall'arancio al marrone passando per i rossi più accesi.
Tutto è fascino, ed è molto difficile non fermarsi a ogni piè sospinto per fare foto....ma la nostra meta ci attende....

 





Raggiungiamo Moab, porta d'ingresso del famosissimo Parco Nazionale degli Archi e ci avviamo direttamente verso il Parco stesso.
Nonostante le nostre precedenti visite a questa zona, dalle nostre bocche non escono che esclamazioni di meraviglia del tipo: "Ma che bel! Ma che spetacul!".
La strada sale lentamente in mezzo a questo agglomerato di meraviglie della natura; ad ogni curva compaiono nuovi svettanti pilastri o enormi massi appoggiati su esili supporti, che sfidano in modo arrogante la gravità.
Dopo una decina di km arriviamo al parcheggio da cui ci avvieremo per il nostro trail quotidiano.
E' un lunedì di maggio eppure facciamo fatica a trovare posto per la nostra auto in un enorme parcheggio.
La gente è veramente tanta e forse è l'unico neo, ma tutti abbiamo diritto alla nostra dose di bellezza.
Ci mettiamo sul sentiero che in poco più di 2 km dovrebbe portarci ad avvistare l'Arco che nello Utah è sinonimo di appartenenza....compare infatti persino sulle targhe delle auto....il Delicate Arch.
Io ci sono già stata, Mauro l'ha solo visto da lontano ed era tanto tempo che desideravo condividere con lui la visione di questa meraviglia.
Purtroppo ultimamentre sembrava non fosse più possibile, ma.....mai dire mai!
Ci inerpichiamo sulla grande e poco inclinata placca su cui si svolge il tracciato, senza soffrire la solitudine...
Una delle curiose caratteristiche di questo percorso è che, nonostante la sua grandezza, l'Arco non si intravede nemmeno, se non all'ultimo minuto, lasciando ancora più stupefatti.
Arriviamo finalmente sul gradone posto di fronte all'Arco e che permette la sua visione integrale.
E' veramente uno spettacolo della natura!
Si fa molta fatica a capire come possa essersi formato, nella posizione in cui è, un arco di queste dimensioni.....ma la natura ha i suoi segreti.
Ci soffermiamo davanti a tanta bellezza abbracciandoci emozionati e paghi per aver raggiunto questo obiettivo! Ci tenevo davvero tanto.....
Contenti riprendiamo la via del ritorno e incrociamo la strada di tre Italiane, uniche connazionali incontrate finora in questo viaggio.





























Al nostro rientro a Moab ci attende una piccola gradita sorpresa che consiste nel fatto che, avendo l'albergo esaurito la stanza economica che avevamo prenotato, ci propone la gradevole alternativa di una stanza più grande e confortevole.
Ogni tanto un po' di "culo" non guasta..... 
Visto che non ne abbiamo mai abbastanza torniamo nel Parco all'ora del tramonto e la magia si ripete.....





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