venerdì 16 agosto 2013

Tra Yukon e Klondike

Lasciamo Delta Junction per raggiungere Tok, un altro paese di 1800 anime sperduto nel nulla, attraversato dalla Highway e punto di sosta per molti turisti che battono la zona e quindi, proprio per questo, pieno di motel, ristoranti e negozi che vendono le solite “carabattole”.

Per noi è solo un posto dove dormire e il mattino successivo prendiamo la Taylor Highway, un'altra strada non asfaltata che ci porterà verso il confine con il Canada.

Qui l'ambiente è devastato da un colossale incendio che si è sviluppato nel 2004 i cui segni, purtroppo, sono ancora ben evidenti.

Dopo non so quante miglia.....arriviamo a Chicken, un paese con 7 residenti stabili (in estate diventano 27), che deve la sua notorietà all'origine del suo nome, che qui non sto a raccontare....

Come la maggior parte dei turisti, ci fermiamo per una breve “sosta gelato”, visto che il caldo si fa sentire, e poi ce ne andiamo e nel tardo pomeriggio arriviamo ad un bel campeggio pubblico, dove decidiamo di trascorrere la notte, in un posto frequentato da cacciatori alquanto rustici.

Il mattino successivo, non appena imbocchiamo la strada principale, vediamo un orso che attraversa la strada proprio di fronte a noi, a poco più di un centinaio di metri dal campeggio.

“Into the wild”....non c'è che dire!

Arriviamo in breve al confine con il Canada, una frontiera aperta solo d'estate dove, dopo aver sbrigato le solite formalità, seguiamo la Top of the World Highway, una strada che si sviluppa per gran parte in quota, ma i cui panorami ci sono per gran parte preclusi, a causa del fumo sviluppatosi da un incendio non troppo lontano.

Non appena la visibilità diventa accettabile, ci fermiamo per fare una camminata, fino a raggiungere una cresta che ci “intriga”. Non c'è nessun sentiero tracciato e camminiamo tra piante di mirtilli, su un terreno morbido, ricoperto dal muschio, dove i nostri piedi affondano continuamente, rendendo il nostro incedere piuttosto faticoso. Mentre camminiamo cerchiamo di far rumore.....non si sa mai.....potrebbe esserci qualche orso nelle vicinanze.

A un certo punto, tra i cespugli, vediamo in terra un corno di caribou e Mauro non resiste alla tentazione di caricarlo sulle spalle, con l'idea di portarlo a casa per farlo vedere ai nostri nipotini.

Scendiamo dalla cresta prendendo una direzione diversa da quella di salita, seguendo il tracciato di probabili quad di cacciatori che frequentano la zona.

Il caldo è quasi asfissiante.....scopriremo poi che il termometro ha raggiunto i 30°....e parlo di gradi Celsius!!!!

Riprendiamo il nostro campervan e in breve arriviamo a Dawson City, che raggiungiamo dopo aver preso il traghetto che attraversa il fiumeYukon.

Contrariamente ai centri abitati che abbiamo visto finora, Dawson City è una cittadina carina e raccolta, con le case ben ristrutturate che ancora ricordano i tempi della corsa all'oro, quelli così ben raccontati da Jack London (che pare sia vissuto qui) nei suoi libri.

Ci fermiamo per la notte e il mattino dopo ne approfittiamo per sbrigare alcune faccende, doccia compresa, e per andare a chiedere il permesso all'Autorità competente, di tenere e di poter portare in Alaska prima e in Italia poi, le corna che abbiamo trovato.

Otteniamo il permesso con facilità e ripartiamo, questa volta sulla Klomdike Highway.

Qui le chiamano “highway”, anche se sono più simili a strade poderali....per non parlare del traffico....inesistente!!!



Sarò ben bello!!!....O no???



Posto di frontiera tra USA e Canada






Ma che belle corna......!!!



Chi è miglior artista della natura?



Tipical gents...



Vecchia roadhouse



Rough old hunters



Speriamo di arrivare sull'altra sponda dello Yukon.....Dawson City ci aspetta!



Al ragazzo piace passare inosservato........











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