giovedì 28 aprile 2016

Chiricahua

Nuova tappa verso sud-est, dopo un breve giro a Tucson, città la cui architettura ricorda la sua vicinanza al Messico.
Infiliamo la I-10 raggiungendo dopo un'oretta Wilcox, porta d'ingresso al Chiricahua National Monument.
Questa è un'area protetta, in cui rocce e pinnacoli la fanno da padrone, contornati però da una rigogliosa vegetazione, abbastanza inconsueta per questa regione che si presenta prevalentemente arida.
Ci fermiamo come al solito al Visitor Centre per prendere conoscenza con questo nuovo ambiente e farci consigliare su un'eventuale escursione.
La ranger "paciarotta" del desk ci suggerisce un giro ad anello non lunghissimo (si vede che ci ha guardati bene), ma che si rivelerà molto appagante.
Dopo aver raggiunto il parcheggio posto all'inizio del loop, rapidamente ci prepariamo e partiamo.
Siamo appena sopra i 2000 metri di altezza, ma il caldo si fa sentire....
Percorsi però appena 200 metri ci troviamo immersi in uno dei paesaggi fantasmagorici e pittoreschi che gli Stati Uniti sanno offrire: davanti ai nostri occhi scorrono centinaia di colonne dalle forme più strane, alcune addirittura sovrastate da enormi massi la cui stabilità risulta quantomeno dubbia.
Altre colonne crollate si appoggiano in modo quasi cameratesco alle loro vicine come a chiedere sostegno per la loro debolezza.
Cave, caverne e buchi di erosione di ogni genere si presentano alla nostra vista, lasciando aperte delicate finestre verso il cielo.
La nostra camminata prosegue in questo labirinto roccioso e la nostra fantasia intravede in questi elaborati della natura...dinosauri, sagome dei più disparati animali e profili di sembianze umane.
Questa parte dell'escursione si conclude sul fondo del canyon, purtroppo interessato da un grosso incendio, che ha lasciato i suoi segni, per poi svoltare abbastanza bruscamente verso un altro canyon laterale che, anche se meno suggestivo del precedente, presenta colpi d'occhio altrettanto interessanti.
Qui i pinnacoli si mostrano molto più lisci e affusolati, con forme di una regolarità tale quasi fossero opere di un abile scalpellino.
Il sentiero che percorre questo canyon, salendo in modo regolare, ci permette di arrivare, dopo 5 km abbondanti di cammino al parcheggio di partenza.
Il vantaggio di questo inizio di stagione turistica ci ha regalato momenti di quasi completa solitudine che pensiamo difficilmente in altri periodi si possano godere anche in questo posto così remoto e sicuramente meno conosciuto di altri famosi parchi.
Questa sera siamo a Lordsburg, un piccola paese che sopravvive solo per la presenza dell'autostrada e il fato maligno ci spinge per la cena nelle fauci di "zio Mac"....
























 













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