22 AGOSTO 2010
Faccio giusto in tempo a riprendermi dalle 9 ore di fuso dopo il ritorno dagli Stati Uniti, che già sono pronta a ricominciare ad andar per montagne. Non ho ancora ricontattato gli amici, ma venerdì mattina, puntuale, arriva una telefonata di Aldo che mi chiede se ho voglia di ripartire l'indomani mattina per un trekking di due giorni in Engadina.
Mauro, il mio compagno, decide di andare ad arrampicare in Val di Mello e allora accetto l'invito.
Questa volta siamo in 8 e approfittiamo di una delle poche finestre di bel tempo che si sono aperte in questa estate così imprevedibile (così almeno mi è stato detto!) L'idea era quella di star via tre giorni, ma il brutto tempo è ancora in agguato, così Aldo ha concentrato tutto il trekking in due giorni. La nostra meta è la Bassa Engadina!
Arriviamo a Zernez sabato mattina intorno alle 9:00 e subito prendiamo il Postale che ci porta a Stabelchod, dove inizia il sentiero che seguiremo fino a S-Charl.
Il cielo è azzurro e sgombro di nubi e il sole è caldo.
Entriamo nel bosco percorrendo un tratto in falsopiano e dopo 15 minuti iniziamo la salita verso la forcella di Margunet, che raggiungiamo in una quarantina di minuti e da dove possiamo ammirare le alte montagne che circondano la Val dal Botsch.
Davanti a noi, sul versante opposto è ben visibile il sentiero che dobbiamo percorrere, che sale zigzagando sul crinale della montagna. Dopo 2 ore di cammino arriviamo alla Fourcla Val dal Bosch dove effettuiamo la sosta pranzo.
Scendiamo poi sull'altro versante lungo un interminabile pendio detritico che mette a dura prova le nostre ginocchia e poi un sentiero a mezzacosta ci permette di raggiungere Sur il Foss dove, dopo una seconda breve sosta, iniziamo la dolce discesa verso Plan Mingèr.
Purtroppo arriviamo poco dopo le 17:00, l'autobus è appena partito e noi dobbiamo percorrere a piedi un tratto di strada asfaltata di 3 km., aggiungendo altri 160 m. di dislivello ai 980 già percorsi. Peccato!
Arriviamo all'albergo-rifugio Crusch Alba che sono già le 18:00, giusto il tempo per una doccia ristoratrice e siamo seduti a tavola in una saletta del ristorante riservata solo a noi. Prevenuti nei confronti degli Svizzeri (sarà perchè siamo i soliti Italiani caciaroni?) dobbiamo però ricrederci, perchè il trattamento che riceviamo è impeccabile e la cena ottima e abbondante.
Dopo una nottata tranquilla grazie ai provvidenziali tappi per le orecchie, visti i "russamenti" (e qui nessuno si senta escluso!) siamo pronti a ripartire il mattino seguente per la seconda tappa del nostro trekking. Sono le 8:00 quando imbocchiamo il sentiero che in leggera pendenza ci porta fino all'Alp Sesvenna e poi alla base di un canale di sassi instabili e ghiaia che sale ripidamente e che percorriamo stoicamente fino a raggiungere, dopo circa 3 ore, il valico di Fora da l'Agua, oltrepassato il quale perveniamo all'incantevole Lajet da Lischana, di un azzurro incredibile, incastonato in un circolo glaciale detritico, che ricorda un paesaggio lunare.
Ci aspettano altri 100 m. di dislivello in salita e raggiungiamo quota 2.954, il punto più alto del nostro percorso, dove ci fermiamo a consumare quel che rimane dei nostri viveri. In lontananza riusciamo a vedere la Palla Bianca e, seguendo altri orizzonti, riconosciamo anche l'Ortles. Giusto mezz'ora di tempo e poi iniziamo la lunga discesa verso valle, con brevi tratti ripidi che si alternano a tratti pianeggianti o quasi. Costeggiando alcuni laghetti raggiungiamo un'ampia e verdeggiante vallata (Alp Sursaas) e in lontananza intravediamo il sentiero, percorso da numerosi bikers, che porta al Rifugio Sesvenna e che anche noi dobbiamo seguire, per fortuna in discesa.
Ci aspettano altri 100 m. di dislivello in salita e raggiungiamo quota 2.954, il punto più alto del nostro percorso, dove ci fermiamo a consumare quel che rimane dei nostri viveri. In lontananza riusciamo a vedere la Palla Bianca e, seguendo altri orizzonti, riconosciamo anche l'Ortles. Giusto mezz'ora di tempo e poi iniziamo la lunga discesa verso valle, con brevi tratti ripidi che si alternano a tratti pianeggianti o quasi. Costeggiando alcuni laghetti raggiungiamo un'ampia e verdeggiante vallata (Alp Sursaas) e in lontananza intravediamo il sentiero, percorso da numerosi bikers, che porta al Rifugio Sesvenna e che anche noi dobbiamo seguire, per fortuna in discesa.
Raggiungiamo il sentiero proprio nel punto in cui la valle si stringe insinuandosi tra alte pareti rocciose che la sovrastano e ci rendiamo conto di essere arrivati alla Gola d'Uina. Questo tratto del percorso è scavato completamente nella roccia e la vista sul baratro è spettacolare. Non possiamo fare a meno di fermarci continuamente a guardare il tratto di strada che abbiamo davanti e dietro di noi, il torrente sottostante e a scattare una foto dopo l'altra.
Usciti dalla Gola il sentiero migliora e scende dolcemente e lungamente verso Sur En, il villaggio di fondovalle che raggiungiamo quando sono ormai le 17:30 dopo 8 ore di cammino (soste escluse, naturalmente). Riusciamo a prender il bus delle 18:00, che in 25 minuti ci porta alla stazione di Scuol, dove saliamo sul trenino che ci riconduce a Zernez.
Una meritata bevuta al bar ci fa dimenticare la stanchezza e ci dà una nuova carica di energia per affrontare il lungo viaggio di ritorno verso casa.
Mentre sono seduta in auto, tra una chiacchiera e l'altra, non posso fare a meno di pensare che bisogna proprio avere una grande passione per la montagna per arrivare ad essere così stanchi senza mai lamentarsi e sono contenta di poter condividere tutto ciò con degli amici.
Un grazie particolare ad Aldo, che costantemente e puntualmente si impegna per organizzare le nostre uscite, ma anche a tutti gli altri,che partecipano sempre con entusiasmo.
IL PERCORSO IN SINTESI:
1o giorno: dalla strada del Pass dal Fuorn 1886 m, a S-Charl 1810 m
tempo 6h 30’ – dislivello +1150 / -1230
tempo 6h 30’ – dislivello +1150 / -1230
sviluppo: Fermata bus Stabelchod m 1886
Stabelchod m 1958
Margunet m 2328
Val dal Botsch m 2176
Fourcla Val dal Botsch m 2677
Sur il Foss m 2317
Plan Mingèr m 1654
S-Charl m 1810
2o giorno: da S-Charl 1810 m, a Sur En 1121 m
tempo 8h – dislivello +1150 / -1830
tempo 8h – dislivello +1150 / -1830
sviluppo: S-Charl m 1810
Alp Sesvenna m 2098
Fora dal’Aua m 2860
Lajet da Lischana m 2856
Fuorcla da Rims m 2954
Lais da Rims m 2687
Alp Sursaas m 2155
Gola d’Uina
Uina Dadaint m 1783
Uina Dadora m 1499
Sur En m 1121
Con me hanno camminato: Graziella, Marica, Franca, Laura, Aldo, Daniele, Franco.
Con me hanno camminato: Graziella, Marica, Franca, Laura, Aldo, Daniele, Franco.
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