Il viaggio da Dawson
City a Whitehorse è una lunga cavalcata tra colli boscosi,
variopinti laghi e lussureggianti stagni.
Per movimentare un po'
il trasferimento improvvisiamo un campo “wild” con sveglia
puntata alle 2:30 per partire con il buio e tentare l'avvistamento
notturno degli animali.
Diciamo che è stato un
mezzo fiasco!
Il campeggio wild si è
rivelato al di sopra della nostra selvaticità perchè un branchetto
di simpatici coyotes guaisce nei dintorni del nostro accampamento
tenendoci svegli e mettendoci in moto prima del previsto.
Una volta “on the
road” peggio che peggio: nessun avvistamento e rapido ripiego in
un'area di sosta a bordo strada per completar la notte, finalmente
dormendo!
Arriviamo così a
Whitehorse, capitale dello Yukon che, nonostante il numero di
abitanti da paese dell'hinterland, si rivela una cittadina vivace,
adatta per trascorrervi un paio di giornate.
Ne approfittiamo per
salire sulla montagna che domina lo skyline dei dintorni, la Grey
Mountain.
Prese le necessarie
informazioni, nonostante il tempo non sia dei migliori, partiamo
verso le 10:00 del mattino, tanto qui le giornate sono lunghe....
Appena avviati lungo i
due km di sterrata che danno il via alla salita, troviamo una bella
“cacca” d'orso sulla nostra strada ma, incuranti del pericolo,
procediamo lungo il sentiero che sale ripido nel bosco che, a quanto
pare, sembra sia disceso da dei folli in mtb.
Procediamo cantando....
Chissà perchè questo viaggio ci ha fatto riscoprire la passione per
il canto!
Ma di orsi neanche
l'ombra.....incontriamo però un branchetto di quattro ptarmigans
(pernici) che ci attraversano la strada con un'aria molto
confidenziale, e si rifugiano poi, con un breve voletto su un albero
vicino.
Superate delle belle
balze di calcare grigio, marmoladiano, il panorama cambia e altre
fasce di calcari rossastri e più rotti prendono il sopravvento,
accompagnandoci fino alla vetta, che raggiungiamo fra nuvole e un'
insistente acquerugiola.
Scendiamo velocemente,
per cercare di evitare la pioggia, che però riesce a bagnarci lo
stesso nell'ultima mezz'ora di cammino, giusto prima di arrivare al
nostro camperino.
Pernottiamo nel
parcheggio di un supermercato Walmart insieme ad altri mostruosi
motorhomes che gli Americani, viziatoni, sfoggiano, “allietati”
per parte della notte dal traffico cittadino che ci fa desiderare di
tornare nella wilderness.
Mi piace più il vino dalmato.....che l'amor mio.... |
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