mercoledì 28 agosto 2013

La 72 ore di Seward

Seward, un paese di 2600 abitanti, è una bella sorpresa, un po' movimentata e caotica, a causa del flusso turistico, ma ricca di opportunità.

All'arrivo ci lascia un po' perplessi.....ma dopo un paio di giorni di permanenza, ci lascia soddisfatti.

Il primo giorno lo trascorriamo visitando l'interessante Sealife Center, in parole semplici l'acquario, che è stato costruito con i soldi di indennizzo del disastro ambientale della Exxon Valdez.

Qui sono site varie vasche che fanno vedere da vicino l'ambiente marino di queste zone, permettendo persino il contatto fisico con stelle marine e anemoni di mare, passando attraverso la visione di vari ambienti abitati da uccelli, foche e sea lions, senza contare gli onnipresenti salmoni e cenni di storia del luogo.

Insomma....una visita che vale i soldi spesi per l'ingresso!

Dal parcheggio antistante l'acquario occhieggia la montagna di cui parla la nostra “Bibbia”, resa famosa e battezzata dalla corsa in salita che vi si tiene ogni anno a luglio, chiamata Marathon Race e che richiama runners da tutto il mondo.

Il giorno dopo decidiamo di raggiungere la cima.
 http://www.hikr.org/tour/post69902.html

Partiamo di buon'ora e dopo aver attraversato un ambiente che nella prima parte può sembrare monotono, una volta usciti dalla vegetazione (450 metri slm) il percorso ci sorprende con paesaggi alpini e ci conduce, con una camminata in cresta, fino alla vetta, che ci godiamo in completa solitudine.

Scesi in paese nel primo pomeriggio raggiungiamo l'affollato porto dove restiamo meravigliati nel vedere il rientro delle barche che accompagnano gli appassionati a pesca in alto mare.

Da quei natanti viene scaricato il ben di Dio: halibut e altri pesci variopinti di cui non conosciamo il nome, di tutte le misure, fino ad arrivare ai 35/40 kg l'uno.

Una vera sagra dell'abbondanza, che viene anche confermata dalla lagunetta a bordo strada che, a uno sguardo attento, mostra centinaia di salmoni che nuotano al suo interno.

Sicuramente un paese, che dal punto di vista ittico e faunistico ha densità sconosciute in altre parti del mondo.

Trascorriamo come sempre la notte “zingara” e il martedì mattina alle 7:30 siamo pronti anche noi per andare a visitare, a bordo di un battello, in compagnia di una decina di persone, il mondo acquatico.

Subito dopo la partenza cominciamo ad avvistare sia aquile di mare che di “terraferma” e vediamo persino dei nidi con dei piccoli, ma il bello deve ancora venire.....

Infatti, in un paesaggio fatto di scogliere e faraglioni granitici, sormontati da improbabili boschetti alpini, compare di tutto: da una balena che, addormentata, quasi ci sperona, a leoni marini enormi e molto più agili di quello che ci si potrebbe aspettare, che scalano placche di IV/V grado, grugnendo come dei porcelli.....orche marine che, con la loro eleganza solcano l'oceano in gruppi familiari, foche, lontre marine, pulcinella di mare e migliaia di uccelli acquatici di ogni tipo.

Dulcis in fundo.....ci appare la reale meta del viaggio: un gigantesco fronte glaciale alto più di 150 metri, che ci accoglie con crepitii, boati e crolli di lastroni di ghiaccio.

Restiamo una mezz'oretta attoniti in contemplazione di cotanta dimostrazione di potenza della natura, interrotti solo dal coraggioso tuffo del nostro accompagnatore, che miracolosamente sopravvive e riprendiamo la via del ritorno sempre accompagnati dalla vista del “ben di Dio” di cui parlavamo sopra.

In questi due o tre giorni il bel tempo è sempre stato dalla nostra parte, per cui non possiamo che avere un buon ricordo di Seward.





Seward dalla Marathon Mountaun






Va che spettacolo....!!!!



Pulcinella "basettone"






Poco prima del tamponamento



Rischio evitato!





















Prima.....



.....e dopo la cura!



Fate i debiti paragoni con la nave...






Sea lion climber























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