Ieri sera al ristorante abbiamo cenato da "pascià", serviti da un cameriere cicciottello che ci ha ingozzati, in alcuni casi gratuitamente, pur di farci apprezzare la sua già ottima cucina.
Questa mattina, dopo aver raccolto "baracca e burattini" ci dirigiamo verso la montagna che domina Tatvan, che in realtà è un vulcano la cui caldera ospita un grande lago attorniato da altri piccoli laghetti.
La strada per arrivarci, manco a dirlo, è martirizzata dai lavori di ampliamento della stessa, che in Turchia sembrano essere la maggior fonte di occupazione.
Arrivati alla fine della strada, dopo vari off road, duri per la nostra macchinetta, ci troviamo sulle rive del lago principale .
Credendo di intuire la traccia che porta alla nostra meta ci inoltriamo in una boscaglia di cespugli e, all'inizio del sentiero, troviamo diverse "cacche" d'orso.....oltre alla presenza di numerose tartarughe di dimensioni notevoli, che si aggirano tranquillamente lungo le strade.
Purtroppo dobbiamo osservare che chi pratica la natura in questi posti....non sempre si riporta a casa i suoi rifiuti, che abbondano nei luoghi dove sostano le persone.
Procediamo per un centinaio di metri, ma capiamo di aver sbagliato direzione e torniamo indietro ormai rassegnati a rinunciare alla nostra escursione ma.....dando fondo al nostro senso di orientamento, riusciamo a intuire da lontano una possibile linea di salita.
Raggiungiamo non senza difficoltà il colletto che avevamo individuato e capiamo di aver fatto la cosa giusta!
Seguiamo il sentiero che percorre il bordo della gigantesca caldera, fino a raggiungere la vetta, da cui si gode un panorama veramente notevole, il tutto aiutato da un forte vento...che pur disturbandoci, rende l'aria più tersa e ci permette di godere della visione dei laghi sottostanti, uno di un blu cobalto e l'altro verde.
Firmiamo il libro di vetta e iniziamo la lunga discesa fino all'auto, sempre tormentati da un vento sostenuto.
L'escursione, pur nella sua semplicità, è risultata molto soddisfacente.
Dalla vetta il panorama è veramente a volo d'uccello su tutti i dintorni, compreso il Lago di Van che si trova comunque a una distanza notevole.
Stanchi e disidratati imbocchiamo ad occhio una strada che abbiamo visto dall'alto e che sembra portare a valle più direttamente.
Così è....e in breve ci ritroviamo sulla strada che porta a "BATMAN", ma dopo qualche decina di km decidiamo di pernottare nel primo albergo che incontriamo, anch'esso di buon livello.
Al mattino si va al pascolo... |
Effetto nebbia di un camion che ci precede |
Attenzione....attraversamento tartarughe! |
I due laghi che occupano la grande caldera |
In vetta il vento non dà tregua... |
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