Dopo una notte passata
sul “water”.....il mattino già si presenta male e....dopo che il
nostro simpatico host ci presenta il conto.....peggiora.
Avendoci fatto fare due
cene da “quaresima” ci fa pure pagare l'acqua che abbiam bevuto e
ci chiede quasi 20 € per una bottiglia di vino.
Gli auguriamo di essere
lui a trascorrere la prossima notte sul water e ce ne andiamo in malo
modo, alla ricerca delle Paludi del Sultano, per scoprire poi....che
per visitarle....bisogna pagare una cifra considerevole.
Rinunciamo e ci
aggiriamo nei dintorni, sperando di poter avvistare qualche angolo
palustre suggestivo, ma le uniche cose che vediamo sono le
devastazione compiute dall'uomo per bonificare gran parte della zona.
Ci avviamo allora verso
la nostra nuova meta, attraversando paesaggi costellati da case
scavate nell'arenaria, che praticamente occupano quasi tutte le
falesie visibili.
Arrivati a Guzelyurt,
nostra meta di quest'oggi, un breve giro a piedi ci permette di
scoprire, nella parte retrostante il paese, un interessantissimo
complesso di architettura rupestre, non ingrandissimo “spolvero”,
ma comunque di grande suggestione.
Tutta questa zona è
cosparsa dalle vestigia della cultura di una comunità
greco-ottomana, i cui membri in seguito furono trasferiti in Grecia
per uno scambio di popolazioni (avvenimento per noi di difficile
comprensione, ma effettivamente accaduto) avvenuto negli anni '20 del
secolo scorso.
Giornata non molto
positiva, che si conclude però degnamente in questo grazioso
villaggio, grazie anche all'ottima cena offerta dal nostro nuovo host
(avevamo tanta famona arretrata).
Anteprima di Cappadocia |
Resti storici ai piedi di Guzelyurt |
Porcino anatolico |
Nessun commento:
Posta un commento