Ultima tappa: Sedona!
In questa splendida e ordinatissima cittadina, che per la sua
eleganza ci ha fatto ricordare la nostra Cortina d'Ampezzo, ci
fermiamo due giorni nella speranza di poter fare qualche escursione
degna di tale nome.
Già arrivando da Flagstaff abbiamo potuto ammirare gruppi montuosi
di notevole bellezza e nel circondario della stessa Sedona moltissimi
pilastri e guglie multicolori caratterizzano gli scenari.
Purtroppo però le nostre aspettative, forse anche a causa delle
poche informazioni da noi trovate, sono andate parzialmente deluse;
infatti le due escursioni percorse nei pochi giorni di permanenza
hanno fatto a gara su quale fosse la peggiore, nonostante i bei
panorami.
In questo breve soggiorno abbiamo potuto notare la notevole differenza di approccio nei confronti dell'escursionismo che hanno gli Statunitensi.
Primo e fastidioso aspetto, quasi tutto si paga e sono presenti
numerosi "gabbiotti" per le esazioni delle quote e la segnaletica è
esageratamente impattante.
I sentieri poi dimostrano un quasi totale disinteresse per le vette,
anche se queste cime risultano oggettivamente difficili da
raggiungere senza affrontare difficoltà alpinistiche.
I due sentieri percorsi hanno brillato per insulsaggine, aggirandosi
nei dintorni di queste belle montagne, senza mai dare l'idea di dove
si andasse a parare e terminando all'improvviso in posti senza
nessuna attrattiva.
A malincuore dobbiamo dire che questo era quello che proponevano gli
uffici turistici.
La prima escursione volgeva il suo interesse verso la Bell Rock, un
interessante pilastro di roccia rossa che ricorda vagamente una
campanella.
Alla partenza del sentiero grossi "omettoni" sormontati da
una palina indicavano il percorso che, anche forse per una nostra
cattiva interpretazione, si è rivelato poco soddisfacente.
Difatti il nostro inutile tentativo di salire in vetta ci ha fatto perdere qualcosa sul giro che veniva proposto....
La seconda escursione si è svolta sul lato opposto della valle
percorrendo un fantomatico Jordan Trail che, dopo averci fatto
caracollare intorno a delle belle montagne verso le quali non si è
mai diretto, ci ha depositati su una strada secondaria percorsa dalle
auto.
Speriamo sia stata solo incapacità organizzativa nostra!
Il nostro viaggio si conclude oggi e il bilancio finale non può che
essere positivo: le bellezze di questi luoghi sono molteplici e
incomparabili e gli Americani complessivamente si son dimostrati
simpatici e disponibili e molto rispettosi delle parole date e delle
regole.
Il loro modo di vivere però a noi lascia qualche dubbio.....
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