Salita: m.1010 Discesa: m.1003
In settimana tengo d'occhio le previsioni per capire quale sarà, tra sabato e domenica, la giornata giusta per andare in montagna.... Alla fine si decide per domenica: il tempo non sarà bellissimo, ma almeno accettabile. Sabato sera do un ultimo sguardo alla meteo e...ahimè....la situazione sembra addirittura peggiorata! Ormai è troppo tardi per disdire tutto e poi....penso tra me e me....non sarà qualche goccia d'acqua a fermarci! Basta mettere nello zaino il kit anti-pioggia.....e il gioco è fatto!
L'idea è quella di andare ai Laghi di Deleguaccio.
Domenica mattina, lungo la strada, ci fermiamo come sempre per la sosta caffè, ma quando usciamo dal bar.....accidenti, inizia a piovere. Così presto....???? Devo dire che proprio non me l'aspettavo! Ho già in mente un piano B, che non è una fuga dalla pioggia, ma una salita, sempre nella stessa zona, su una sterrata in grado di drenare l'acqua piuttosto che su un sentiero che potrebbe infradiciarsi e diventare fangoso e viscido. Vedremo....
In realtà la pioggia dura poco e dopo aver parcheggiato l'auto a Premana, imbocchiamo il sentiero, proprio di fronte alla Camp, che porta ai Laghi del Deleguaccio. Tempo 10 minuti.....e inizia il primo scroscio. Poco male, tiriamo fuori dallo zaino le nostre provvidenziali mantelle che, una volta indossate, ci danno un aspetto ridicolo e anche un po' inquietante....e partiamo, sotto l'acqua, ponendoci come obiettivo minimo almeno l'Alpe Deleguaccio. Il sentiero non è particolarmente scivoloso, almeno in salita, e neppure troppo faticoso e, quasi senza accorgecene usciamo dal bosco nei pressi di una Cappelletta, dove la pioggia inizia a trasformarsi in neve. Da qui il percorso diventa più ripido e ci porta all'Alpe Deleguaccio, dove ci accoglie un buon profumo di legna bruciata....segno che qualcuno ha acceso la stufa o il camino. Dopo un breve consulto....decidiamo di procedere. Ci piacerebbe arrivare fino al lago, almeno quello inferiore, ma ben presto la neve aumenta di intensità e di volume e stende un velo sempre più consistente sui gradoni rocciosi che ricoprono il sentiero, rendendoli scivolosi. Camminiamo per una buona mezz'ora senza mai fermarci, ma a un certo punto desistiamo.....una fitta coltre di nubi ci impedisce di vedere al di là del nostro naso. Va bene tutto.....ma non siamo di quelli che "a tutti i costi"....e per di più siamo bagnati fino alle orecchie.... E poi....laggiù all'Alpe....c'è un locale caldo....invitante...
Infatti ci invitano ad entrare.... Franca e Franco accettano di fermarsi, giusto il tempo per togliersi di dosso il "bagnato", ma io, Esilde e Pino decidiamo di scendere fino alla Cappelletta dove gli altri ci raggiungono dopo pochi minuti.
Quando decidiamo di ripartire smette finalmente di nevicare e un raggio di sole si fa strada, tra nuvole grigie che si rincorrono veloci, riaccendendo i colori. Restiamo letteralmente "estasiati" dallo spettacolo che anche questa giornata riesce a regalarci....nonostante tutto....e, una chiacchiera dopo l'altra, ci incamminiamo senza fretta, lungo la strada del ritorno, con il proposito di tornare ancora una volta in questo bellissimo posto, per apprezzarlo sotto un'altra luce, in condizioni meteorologiche meno avverse.....
Con me hanno camminato: Esilde, Franca, Franco e Pino.
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