In settimana ha nevicato....ma noi non siamo ancora pronti.....a calpestare neve intendo.....
Cerchiamo così un'escursione a bassa quota....e ad Esilde viene l'idea di percorrere l'anello di Camaggiore, una lunga camminata che si sviluppa sui monti che si affacciano sulle sponde orientali del Lago di Como Purtroppo....durante il tragitto che ci porterà fino al punto di partenza della nostra gita, ci rendiamo conto che ci aspetta una giornata bigia, nonostante le previsioni promettessero sole.... Non appena arriviamo a Dervio, parcheggiamo l'auto nei pressi della Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta, da dove parte il viottolo che, in breve, porta alla località Pianezzo, un gruppo di vecchie baite ristrutturate, circondate da prati ben tenuti.....probabilmente un luogo piuttosto animato durante la bella stagione. A questo punto il sentiero risale un ripido pendio, che superiamo grazie a una serie di serpentine, e attraversa altri nuclei di case che che ci riportano indietro nel tempo, facendoci immergere nella storia e nella cultura locale. Oltrepassate le Cascine di Pratolungo gli alberi di castagni vengono sostituiti da rare betulle e più ci alziamo di quota....più i panorami diventano impagabili: in basso il lago che si biforca nei suoi due rami....e in alto il Legnoncino, il Monte Croce di Muggio e.....imponente....il Legnone, che vediamo solo per poco.....nell'unico momento in cui le nuvole aprono timidamente il sipario di uno spettacolo che quest'oggi non è in programma. Arrivati alle Stalle di Camaggiore, punto più alto della nostra camminata, ci fermiamo affascinati ad ammirare il paesaggio sotto di noi, spettatori privilegiati, affacciati su uno splendido e aereo balcone da cui fatichiamo a staccarci. Manca solo un po' di sole...... Giunti nel piccolo borgo di Camaggiore perdiamo un po' l'orientamento e chiediamo ad un abitante del posto indicazioni sul sentiero che porta a Noceno, un paesino che dobbiamo attraversare se vogliamo percorrere per intero il nostro anello. "Ma dove dovete andare?" ci chiede... "Dobbiamo tornare a Dervio" "A Dervio??? Ma c'è tanto da camminare....è meglio che torniate indietro e prendiate la deviazione per....." "Ma noi vogliamo camminare!" A questo punto il signore si convince delle nostre intenzioni e ci dà le indicazioni richieste, consigliandoci però di fare attenzione, perchè il sentiero è ostruito, in alcuni punti, da alberi caduti. In effetti.....il sentiero, poco battuto, ci costringe a diversi aggiramenti per superare alberi che hanno l'aria di essere lì ormai da parecchio tempo e che nessuno sembra interessato a rimuovere. Giunti a Noceno ci fermiamo a mangiar qualcosa proprio sul piazzale della Chiesa e poi continuiamo su un umido sentiero che sale e scende in continuazione e che, in una quarantina di minuti, ci fa ricongiungere al percorso di salita. Ormai manca solo un'oretta per raggiungere Dervio e scendiamo tutto d'un fiato, facendo attenzione ai sassi scivolosi nascosti sotto uno spesso strato di foglie. Anche questa volta mi rendo conto che non sempre è necessario "volare in alto" per scoprire posti che, pur nella loro semplicità, sanno essere affascinanti e sanno regalarci autentiche emozioni. Con me hanno camminato: Esilde, Giusi e Pino |
martedì 19 novembre 2013
Anello di Camaggiore
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