Questo viaggio in Tanzania non è certo partito sotto buoni auspici.....
La prima "batosta" è stata la caduta di Graziella, che le ha provocato la rottura del radio e la conseguente ingessatura del braccio destro. Per fortuna le dita e il gomito sono rimasti liberi, così Graziella, che per fortuna è mancina, ha deciso caparbiamente che non avrebbe rinunciato a questa nuova avventura.
Ma a meno di una settiana dalla partenza Mauro si è preso una bella influenza, con tanto di febbre, tosse e mal di gola.
Ora spero non tocchi a me, anche se qualche rischio l'ho già corso, cadendo lunga e distesa nell'atrio dell'Auditorium del posto in cui abito, a causa di un'imprevista scivolata sul pavimento bagnato.
Comunque incrociamo le dita e speriamo che il tempo di questi giorni, che ha mandato in tilt molti scali europei (Parigi compresa) non ci faccia altri brutti scherzi, soprattutto il 26 dicembre, giorno della partenza.
Anche questa volta saremo in tre: io, Graziella e Mauro e dopo un breve volo che da Milano ci porterà a Parigi, ci imbarcheremo per Nairobi, dove arriveremo in tarda serata. Il giorno successivo, con l'autobus, ci sposteremo in Tanzania
Per l'organizzazione del nostro soggiorno ci siamo affidati ad un'agenzia di Moshi, il cui proprietario, dopo i numerosi contatti tra noi intercorsi, ha fatto in modo di soddisfare tutte le nostre richieste.
Il nostro principale obiettivo è salire il Kilimanjaro, la montagna più alta d'Africa, anche se siamo perfettamente consapevoli che su di essa pesano un sacco di incognite, non ultima la quota...
Diciamo quindi che proveremo ad arrivare in cima alla "montagna" e se non ce la faremo, ci ritireremo in buon ordine.
Percorreremo la Marangu Route, l'unica via di salita che prevede il pernottamento in rifugi, con il raggiungimento della vetta in 5 giorni + il tempo necessario per la discesa.
Poi completeremo la nostra vacanza con la visita ai Parchi di Ngorongoro e Serengeti.....
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