Giro ad anello di 14,7 km:
Capo Foppa m.1307 - Passo Baciamorti m1540 - Pizzo Baciamorti m2009 - Monte Aralalta m2006 - Baita Cabretondo m1869 - Bocchetta di Regadur m.1853 - Passo Sodadura m. 1867 - Casera Aralalta m1730 - Rifugio Battisti m1685 - Rifugio Gherardi m1650 - Baita Foppa Lunga m1506 - Capo Foppa m.15
Dislivello in salita: m1050
Dislivello in discesa: m1044
Capo Foppa m.1307 - Passo Baciamorti m1540 - Pizzo Baciamorti m2009 - Monte Aralalta m2006 - Baita Cabretondo m1869 - Bocchetta di Regadur m.1853 - Passo Sodadura m. 1867 - Casera Aralalta m1730 - Rifugio Battisti m1685 - Rifugio Gherardi m1650 - Baita Foppa Lunga m1506 - Capo Foppa m.15
Dislivello in salita: m1050
Dislivello in discesa: m1044
L'escursione di oggi è la riproposizione, seppur con qualche variante, di un giro effettuato un paio d'anni fa.
Allora c'era la neve.....
Adesso la neve, che è scesa copiosa nei giorni scorsi, se n'è andata completamente e il tempo, che ultimamente ha fatto le bizze, ci regala una giornata impagabile....limpida e soleggiata.
Partiamo da Capo Foppa, nei pressi di Pizzino, percorrendo un lungo tratto in leggera pendenza tra i faggi di un bosco, che trasuda "autunno" da tutti i suoi pori.
Che meraviglia!
Procediamo tra numerosi "Ora mi ricordo...." "No, questo non me lo ricordo...." fino ad arrivare prima alla Baita e poi al Passo Baciamorti.
Un nome strano, forse un po' inquietante....ma il nome di questo Passo dipende dal fatto che, in un tempo lontano, gli abitanti di Cassiglio portavano fin qui a spalla i loro defunti e li consegnavano a quelli di Pizzino per la sepoltura.
Da questo punto si procede su una panoramica cresta che, in giornate come queste, permette di avere una visione completa delle montagne circostanti
Ogni tanto ci fermiamo cercando di individuare le vette conosciute.
E' un gioco....e andiamo per tentativi.
Quando siamo quasi in cima al Pizzo Baciamorti ci viene in aiuto un escursionista, che scopriamo essere Piero Gritti, l'autore del bellissimo sito http://www.pieroweb.com/ dal quale ogni tanto ricaviamo informazioni e suggerimenti su escursioni nelle Orobie.
Dopo la foto di rito, dalla vetta del Baciamorti ci dirigiamo verso l'Aralalta, a un tiro di schioppo, che raggiungiamo in pochi minuti.
L'idea è di fermarci qui per uno spuntino, ma quando indico il Sodadura....qualcuno propone di arrivare anche fin lassù.....
Perchè no...??? Sembra lontano ma.... piano piano......
Non tutti però se la sentono di continuare e solo io, Esilde e Giusi decidiamo di partire alla conquista della terza vetta, mentre gli altri ci aspetteranno al Rifugio Gherardi.
Procediamo quasi tutti insieme fino alla Bocchetta di Regadur, dove ci separiamo.
Io e le mie due socie proseguiamo fino al Passo Sodadura, dove parte la ripida salita che porta in cima all'omonima montagna.
Grande soddisfazione quando tocchiamo la "Madonnina" di vetta.
Qui giochiamo in casa ed è facile per noi riconoscere rifugi e montagne della zona dei Piani d'Artavaggio.
Ci fermiamo giusto un attimo....gli altri ci aspettano....e poi scendiamo di corsa, percorrendo un sentiero indicatoci da un escursionista bergamasco conosciuto poco prima, che dal Passo di Sodadura arriva direttamente ai Piani d'Alben, dove si trova il Rifugio.
I nostri amici, quando ci vedono arrivare....così presto....sostenuti dal terzetto "de Berghem" conosciuto durante la salita, si prendono gioco di noi....mettendo in dubbio il raggiungimento della nostra ultima vetta.
Ma anche questo è un gioco....a cui ci prestiamo....tra battute spiritose e risate.
Dal Rifugio la discesa fino a Capo Foppa è breve e raggiungiamo il parcheggio con già in mente la nostra prossima meta.
Qualcuno...che sa già di non poter essere presente.....ci augura scherzosamente un week end di maltempo.
Sana invidia.....
Adesso la neve, che è scesa copiosa nei giorni scorsi, se n'è andata completamente e il tempo, che ultimamente ha fatto le bizze, ci regala una giornata impagabile....limpida e soleggiata.
Partiamo da Capo Foppa, nei pressi di Pizzino, percorrendo un lungo tratto in leggera pendenza tra i faggi di un bosco, che trasuda "autunno" da tutti i suoi pori.
Che meraviglia!
Procediamo tra numerosi "Ora mi ricordo...." "No, questo non me lo ricordo...." fino ad arrivare prima alla Baita e poi al Passo Baciamorti.
Un nome strano, forse un po' inquietante....ma il nome di questo Passo dipende dal fatto che, in un tempo lontano, gli abitanti di Cassiglio portavano fin qui a spalla i loro defunti e li consegnavano a quelli di Pizzino per la sepoltura.
Da questo punto si procede su una panoramica cresta che, in giornate come queste, permette di avere una visione completa delle montagne circostanti
Ogni tanto ci fermiamo cercando di individuare le vette conosciute.
E' un gioco....e andiamo per tentativi.
Quando siamo quasi in cima al Pizzo Baciamorti ci viene in aiuto un escursionista, che scopriamo essere Piero Gritti, l'autore del bellissimo sito http://www.pieroweb.com/ dal quale ogni tanto ricaviamo informazioni e suggerimenti su escursioni nelle Orobie.
Dopo la foto di rito, dalla vetta del Baciamorti ci dirigiamo verso l'Aralalta, a un tiro di schioppo, che raggiungiamo in pochi minuti.
L'idea è di fermarci qui per uno spuntino, ma quando indico il Sodadura....qualcuno propone di arrivare anche fin lassù.....
Perchè no...??? Sembra lontano ma.... piano piano......
Non tutti però se la sentono di continuare e solo io, Esilde e Giusi decidiamo di partire alla conquista della terza vetta, mentre gli altri ci aspetteranno al Rifugio Gherardi.
Procediamo quasi tutti insieme fino alla Bocchetta di Regadur, dove ci separiamo.
Io e le mie due socie proseguiamo fino al Passo Sodadura, dove parte la ripida salita che porta in cima all'omonima montagna.
Grande soddisfazione quando tocchiamo la "Madonnina" di vetta.
Qui giochiamo in casa ed è facile per noi riconoscere rifugi e montagne della zona dei Piani d'Artavaggio.
Ci fermiamo giusto un attimo....gli altri ci aspettano....e poi scendiamo di corsa, percorrendo un sentiero indicatoci da un escursionista bergamasco conosciuto poco prima, che dal Passo di Sodadura arriva direttamente ai Piani d'Alben, dove si trova il Rifugio.
I nostri amici, quando ci vedono arrivare....così presto....sostenuti dal terzetto "de Berghem" conosciuto durante la salita, si prendono gioco di noi....mettendo in dubbio il raggiungimento della nostra ultima vetta.
Ma anche questo è un gioco....a cui ci prestiamo....tra battute spiritose e risate.
Dal Rifugio la discesa fino a Capo Foppa è breve e raggiungiamo il parcheggio con già in mente la nostra prossima meta.
Qualcuno...che sa già di non poter essere presente.....ci augura scherzosamente un week end di maltempo.
Sana invidia.....
Nei pressi della Baita Baciamorti |
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